Come funziona una consulenza sessuale

Abbiamo riconosciuto di avere un problema, abbiamo provato a risolverlo da sol* senza successo e abbiamo deciso di chiedere una consulenza sessuologica. Come ci muoviamo?

A chi mi rivolgo?

Questa è sicuramente la prima domanda che ci poniamo. Nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2006 abbia affermato che “la sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita“, i percorsi di formazione delle professioni sanitarie affrontano temi relativi alla sessualità in maniera estremamente superficiale. Quando lo fanno.

Va da sé che non tutti i professionist* sono adeguatamente formanti in sessuologia. Chi lo è, è perché ha frequentato un master dedicato. Uno strumento valido per trovarne un* è sicuramente l’Albo FISS – Federazione Italiana sessuologia Scientifica, dove è possibile trovare un* professionista nella vostra zona.
A meno di aver aver avuto già indicazioni più precise, che sia medico, psicolog*, ostetric* ecc., è indifferente. Se lo riterrà opportuno, sarà *l* professionista ad inviarvi.

E se sono in coppia?

Se c’è una coppia stabile, è bene che la consulenza venga fatta insieme fin dal principio, indipendentemente da chi porta il sintomo. Il fine ultimo è (anche) il benessere sessuale di coppia; senza una parte di essa il lavoro sarebbe monco.

Discorso a parte si deve fare se si tratta di una polecola; in questi casi, la scelta dipende da molti fattori, come la struttura della polecola stessa.

Prima fase: Consulenza.

Questa prima fase ha come scopo quello di raccogliere le informazioni necessarie a fare un quadro della situazione. Generalmente si segue questo iter:

1 seduta di coppia
1 seduta individuale a testa
1/2 sedute di coppia, con una restituzione di quanto emerso
oppure
2/3 sedute individuali

Inoltre è possibile che in questa fase vengano richiesti ulteriori approfondimenti medici attraverso visite con altr* specialist* e/o esami.

Seconda fase: Terapia.

La terapia non sempre è necessaria, in buona parte dei casi può bastare la prima fase per raggiungere un buon livello di benessere sessuale.

Ogni percorso è a sé, ma si possono trovare delle caratteristiche costanti. La terapia sessuologica è tendenzialmente breve, specifica per la disfunzione, “pratica” con compiti a casa.

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